STORIA
Quando tutto ebbe inizio
Enrico Faure, sauzino doc, emigrato per qualche tempo a Marsiglia rientrò in valle con un disegno in tasca e un sogno nel cuore. Il disegno rappresentava
un paio di lunghe assi scoperte
in un negozio marsigliese,
il sogno era quello di costruirle!
E così tutto cominciò nel laboratorio
di falegnameria dello zio…
Il 6 Gennaio 1906 veniva inaugurata la stazione invernale di Sauze d’Oulx a 1.509 metri.
Le prime gare
La cittadina francese di Chamonix riuscì ad organizzare una sorta di edizione invernale delle Olimpiadi, riconosciute come tali soltanto nel 1926. Luigi Faure, figlio del precursore Enrico, che da qualche anno aveva cominciato a vincere i Campionati Italiani (combinata discesa e salto) partecipò portando bene in vista il nome del primo Sci Club di Sauze d’Oulx.
Insieme con il mitico Faure gareggiarono in quegli anni Beniamino Gally, Fiorentino Bergoin e le “nuove leve” Augusto Besson, Gildo Simiand ed altri ancora.
La nuova era
il giovane architetto Carlo Mollino contribuì al progetto di trasformazione della stazione, creando sopra Lago Nero una costruzione che prese il nome di “Chalet Mollino” e che divenne un simbolo ancora oggi celebrato sulle riviste di architettura di tutto il mondo: era cominciata l’era moderna dello sci.
Gli anni cinquanta e sessanta
Lo Sci Club fu iscritto alla FISI il nome ”Sci Club Sportinia di Sauze d’Oulx” e cominciò una storia di grande successo con atleti importanti come Umberto Caire Faure, Tonino Broletto, Angelo Bergoin, Andrea Eydallin, Efisio Colturi, Claudio Rado, Ettore Allemand, sotto la guida di allenatori come Carlo Gartner e Aldo Zulian, ex agonisti e scopritori di grandi talenti.
Ma non c’erano soltanto i “valligiani” a dare lustro allo Sci Club, anche i “cittadini” lasciarono tracce importanti come nel caso dei fratelli Vera e Carlo Schenone, entrambi arrivati in nazionale, di Alma Dalmasso e di Gian Giacosa.
Altre figure di spicco nell’universo sportivo dello Sci Club di Sauze d’Oulx furono Pier Lorenzo Clataud, che partecipò alle Olimpiadi di Grenoble del 1968 e Daniela Giolitto, campionessa timida e schiva ma capace di portare i colori blu-arancioni ai massimi livelli nazionali.
Gli anni sessanta e settanta
Venti di rinnovamento percorrono il mondo e nel suo piccolo anche il microcosmo dello sci: la competitività ed il livello tecnico sono cresciuti sensibilmente e lo Sci Club ora si chiama “Sci Club Sportinia“.
Conta su strutture e soprattutto su allenatori di grande spessore tecnico capaci di scoprire giovani talenti. In particolare tre sono gli atleti che di lì a poco avrebbero fatto conoscere Sauze d’Oulx a tutto il mondo.
Giuliano Besson
Nato a Sauze d’Oulx, il 1° gennaio 1950, discesista di altissimo livello che partecipò alle Olimpiadi del 1972 e ai Mondiali del 1974 a St Moritz, giocandosi il podio con atleti del calibro di Franz Klammer.
Piero Gros
Nato a Jouvenceaux il 30 ottobre 1954. Dopo una folgorante crescita sotto la guida di Aldo Zulian e Alessandro Casse, debuttò in Coppa del Mondo a soli 18 anni vincendo davanti ad un “certo” Gustavo Thoeni. Da quel momento sarà un continuo crescendo, con la vittoria della Coppa del Mondo nel 1974, il bronzo ai Mondiali nello stesso anno, l’oro Olimpico di Innsbruck 1976 e l’argento ai Mondiali di Garmisch del 1978. Erano gli indimenticabili anni della Valanga azzurra e lo Sci Club ne era protagonista!
Carlo Besson
Fratello più giovane di Giuliano, che colse ottimi piazzamenti per numerose stagioni in Coppa del Mondo.
Gli anni ottanta
Altri atleti si esprimeranno ai massimi livelli i questi anni, tra i quali i fratelli Garutti e Daniele Gay. Lo Sci Club Sportinia, dopo varie scissioni, prenderà definitivamente il nome di Sci Club Sauze d’Oulx, proprio sotto la guida di Piero Gros.
“Sci Club Sauze d’Oulx” in questi anni significa anche innovazione, con una nuova disciplina che inizialmente viene chiamata “sci artistico” e che prenderà il nome di “freestyle”.
Gli atleti impegnati nel freestyle furono Davide Salomoni, Marino Faure, Alessandro e Jacopo Coralli, Silvio Capelli, Marcella Gandini campionessa Italiana di Balletto e Barbara Faure che nello stesso campionato si classificò terza, appena dodicenne.
Anni Novanta
Lo Sci Club è sotto la guida di Carlo Besson.
Vengono convocati in squadra Elena Gay, Federico Gattiglio e Laura Odenino, mentre alla fine del decennio la Coppa del Mondo ritrova un cognome noto. Si tratta di Giorgio Gros, figlio di Piero, che cresciuto nello sci club si appresta a gareggiare ai massimi livelli.
Il nuovo secolo
Dallo Sci Club Sauze emergono altri atleti come la figlia più giovane di Piero Gros, Giulia e Mattia Casse, figlio di Alessandro ed ex atleta dello Sci Club Sauze che a 19 anni vince la medaglia d’oro in Discesa Libera e quella di bronzo in SuperG ai Mondiali Juniores.
Bianchi e Rossi
È l’anno delle Olimpiadi, Sauze d’Oulx viene designato come sito olimpico che ospiterà le gare di freestyle. Lo Sci Club sotto la presidenza di Davide Salomoni, cambia immagine scegliendo nuovi colori molto “agonistici” ed un nuovo logo, l’Orso Jaggy, che diventerà il simbolo dello Sci Club.
Ma è solo una parentesi…
Oggi
Dalla Stagione Agonistica 2012/2013 Piero Gros, sollecitato da ogni dove, riprende con grande entusiasmo la guida dello Sci Club Sauze. Si ritorna ai gloriosi e storici colori e arriva una nuova mascotte: una tigre, solo all’apparenza giocherellona e sorniona ma aggressiva per natura.
La società cresce rapidamente, con l’ingresso costante di nuovi piccoli atleti che fanno le loro prime esperienze agonistiche sotto gli occhi attenti di allenatori preparati. I più grandi continuano con perseveranza il loro cammino senza mai rinunciare ad una risata. Si lavora seriamente, ma ci si diverte tanto.
E allora è il caso di dirlo…Forza tigri e tigrotti del Sauze d’Oulx!
Barbara Merlin
Presidente
Fabio Ochrymovicz
Consigliere
Giulio Pagella
Consigliere
Dario Tisserand
Consigliere
Maurizio Pignata
Consigliere
Corrado Gamba
Consigliere